Automobilisti creativi attenzione, il grande fratello vi osserva. Le multe inviate direttamente a casa dalla Polizia Locale con il sistema Street Control sono valide, è il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti a darne il via libera. Il meccanismo è basato su telecamere fissate sul tetto delle pattuglie, che rilevano la targa delle vetture parcheggiate in sosta vietata mentre l’auto dei vigili circola tra le strade cittadine.
Questo sistema, dopo essere stato sperimentato nel corso del 2015, è stato ufficialmente adottato da molte città tra cui Milano, Roma e Palermo. Le lamentele iniziali, accompagnate da numerosi ricorsi da parte dei multati, sono state placate, anche se c’è ancora chi ritiene che questo sistema sia solo un modo per riempire le casse dei comuni.
COME FUNZIONA
Le videocamere sulle auto degli agenti rilevano e fotografano le targhe dei mezzi in strada in un raggio di 20 metri, e poi inviano tutto al tablet che verrà controllato direttamente dal vigile che si trova su quella pattuglia. In tempo reale tutti i dati di quella vettura sono mandati al database della Polizia Locale che controllerà non solo se quell’auto sta violando il codice stradale ma anche se non è assicurata, se non è in regola con la revisione o è stata rubata. Una volta scovata l’irregolarità, il vigile controlla che sia tutto corretto e fa partire la procedura che farà recapitare la multa direttamente a casa dell’automobilista. Il grande fratello è attivo anche di notte perché le telecamere sono ad infrarossi e si parla di un ritmo di sei verbali al minuto. Per evitare contestazioni il Ministero ha però precisato due condizioni: il tablet deve essere supervisionato dal vigile e il proprietario dell’auto da sanzionare non deve essere alla guida o nelle vicinanze.
I primi dati sui verbali rilevati con lo Street Control dimostrano l’efficacia del sistema, sia per diminuire la sosta selvaggia, come quella in doppia fila, sia per il controllo sulla copertura assicurativa.
